LA RISERVA NATURALE BOSCO DELLE PIANELLE
Il Parco delle Querce è inserito in un contesto naturalistico unico nel suo genere. Esso parte dalle colline tra Mottola e Martina Franca, scendendo rapidamente verso la piana di Massafra, ovvero passando dai 460 metri slm fino al Golfo di Taranto, offrendo sentieri, grotte, scorci, una flora ed una fauna ricca e a tratti tipica ed unica per l’area.
La parte più alta del bosco è costituita prevalentemente da alberi di Leccio (Quercus ilex), in consociazione con diverse specie tra cui vanno ricordate l’orniello, il viburno, il corbezzolo, il lentisco, la fillirea, l’alaterno, il terebinto e il pungitopo. La macchia mediterranea si arricchisce della presenza dell’oleastro, della ginestra spinosa, del pero mandorlino, del cisto rosso, del cisto di Montpellier, del cisto femmina, della dafne gnidio, della salvia triloba, quest’ultima specie di origine balcanica. Nella Riserva è possibile individuare un vero e proprio carpineto, caratterizzato dal carpino orientale (presente solo in quest’area dell’Italia) e dal carpino nero associati al leccio, dove, grazie a condizioni di temperature più fresche e di notevole umidità, si sviluppano tappeti di muschi e di licheni.
Man mano che l’altitudine degrada verso la pianura viene sostituito dal Fragno, che raramente forma dei boschi. Più in generale al fragno si associa la roverella. Il fragno, quercia a foglia semicaduca, ha una provenienza balcanica ed è giunta in Italia per espansione durante l’ultima era glaciale. La presenza della specie nella penisola italiana è limitata alla Murgia sud-orientale e nella confinante provincia di Matera. Nel bosco di fragno, oltre alla già citata roverella, vegetano la berretta da prete, il biancospino, il prugnolo, il caprifoglio, il nespolo comune, la rosa canina, la rosa di San Giovanni, il rovo, la coronilla, il pungitopo e l’asparago. Diverse le erbacee come la viola mammola, il geranio selvatico, lo zafferano selvatico, lo zafferanastro giallo, l’asfodelo della Liburnia, l’erba perla minore e la rara peonia maschio.
Degne di nota sono le orchidee in quanto per il Bosco delle Pianelle si conoscono almeno 30 specie. Il sito assume notevole importanza perché ospita, per le peculiarità microclimatiche di alcuni versanti, specie sciafile, presenti, sul territorio tarantino, solo qui o in rarissimi altri luoghi dalle caratteristiche simili.
La fauna invece presenta mammiferi di media taglia, ma soprattutto rettili e uccelli di particolare rilevanza. Infatti la comunità ornitica della Riserva Regionale “Bosco delle Pianelle” è ricca ed interessante dal punto di vista conservazionistico in quanto l’area è caratterizzata da un’elevata diversità ambientale, è in stretta continuità con il comprensorio delle gravine tarantine ed è scarsamente disturbata dalle attività umane. Si conoscono 108 specie di uccelli per l’area protetta. Il Bosco delle Pianelle ospita diverse specie di rapaci in particolare legati all’ambiente forestale come poiana Buteo buteo , sparviere Accipiter nisus e biancone Circaetus gallicus, e che utilizzano le aree aperte per l’attività trofica, oltre ad essere rifugio ideale per numerose specie di Passeriformi, sia in migrazione che in inverno.
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